

















Nel marzo 2020 il lockdown imposto dal Governo italiano ha portato alla reclusione domestica di circa 60 milioni di persone. Da un giorno all’altro gli italiani si sono ritrovati confinati nelle mura casalinghe per poter contenere la diffusione di un virus sconosciuto. Con il mondo esterno ristrettosi ai pochi metri attorno alla propria abitazione, lo sguardo è naturalmente portato a riscoprire gli spazi domestici, condivisi per la prima volta con i propri familiari 24/7. Dalla noia e dal bisogno di rassicurazioni nascono nuove abitudini e rinascono vecchie tradizioni, fatte di tensiose attese, ma soprattutto di relazioni, rafforzate e rinvigorite dal contatto umano. Testo: Gloria Falorni