

Fabio nasce in una calda mattina d'estate del 1994. Fin da piccolo osserva la realtà con occhi timidi ma curiosi e, una volta cresciuto, questo suo modo di osservare lo porta ad intraprendere un percorso di laurea in Sociologia. I suoi occhi, però, non sono ancora sazi; vuole scoprire ancora di più le persone, vuole scrutare il mondo con un punto di vista più analitico e personale. Trova il modo di farlo attraverso la sua grande passione: la fotografia. Infatti, tra il 2018 e il 2020 segue diversi corsi presso Mood Photography dove non solo affina la sua tecnica ma scopre anche la bellezza del reportage e del fotografare le persone, i loro volti, le loro espressioni, i loro gesti ed impara ad usare la sua sensibilità per metterle a proprio agio e coinvolgerle nei suoi progetti. Negli anni ha realizzato diversi progetti tra cui Aternum (sulla Storia segreta di Pescara), In-sicurezza (sull'alienazione sociale dovuta alla pandemia) e tanti altri. E mentre i suoi occhi conoscono nuovi mondi, lui impara a conoscere di più se stesso. Nei suoi lavori predilige il bianco e nero, perché permette di astrarre il nucleo della realtà, di comunicare l’essenziale racchiuso in una foto. Fabio è un osservatore di anime: ogni nuovo lavoro lo porta ad entrare in punta di piedi in un mondo che prima gli era sconosciuto, si avvicina con gentilezza e scatta prima con gli occhi e poi con la macchinetta. Ad oggi non saprebbe dire se è stata la fotografia a renderlo la persona sensibile che è o se sia stata la sua spiccata sensibilità a condurlo verso la fotografia, sicuramente, però, l’una non potrebbe esistere senza l'altra.