













Il mattatoio di Civitella Casanova è gestito da quattro macellai che ogni martedì si ritrovano insieme per lavorare i capi di bestiame degli allevatori circostanti. Pochi animali per volta, trattati da mani esperte e veloci: il taglio è netto, la morte rapida e innaturalmente silenziosa. A guidarci in questo percorso è l’animale: tramite i suoi occhi vediamo l’entrata nel mattatoio, dove ad aspettarlo ci sono i macellai e i corpi di chi l’ha preceduto. Il bianco e nero smorza i toni predominanti del rosso mentre la sovraesposizione del fotogramma e l’utilizzo del mosso indicano, in modo iconografico, gli ultimi attimi concitati di una vita che finirà di lì a poco. Testo: Gloria Falorni